La strategia di baccarat ‘ 1 3 2 6’
Esistono varie strategie per giocare a baccarat, tuttavia è bene chiarire fin da subito che nei giochi d'azzardo la fortuna può essere determinante e non c'è modo per influenzare questo fattore intangibile. La conseguenza è che le strategie possono essere utili, ma non sono in grado di assicurare con certezza delle vincite e il giocatore deve sempre fare la massima attenzione, anche quando si avvale dell'uso di una metodologia.
Se navigando alla ricerca di informazioni sulle tecniche e sulle strategie per il Baccarat, vi siete imbattuti in alcuni portali che millantano il possesso di un metodo sicuro per vincere soldi al baccarà, sarà meglio scappare a gambe levate, perchè non facendolo, si finirà ben presto col diventare vittime di una truffa. DI sicuro le tecniche che verranno proposte sono in grado di far guadagnare soldi, ma non al giocatore: gli unici a guadagnare saranno il casinò consigliato dal sito in questione e il proprietario del sito stesso che fornirà questo presunto metodo (spesso dietro pagamento di una somma più o meno alta, ma spesso anche gratis).
Quale è dunque lo scopo di una strategia per il baccarà? L'obiettivo minimo, comunque solamente nel peggiore dei casi, è provare a minimizzare le perdite e questa è già un primo traguardo, anche se è chiaro che nessuno vorrebbe giocare per perdere.
In questo articolo si parlerà di una delle più diffuse strategie di baccarà: la strategia chiamata 1 3 2 6; il suo nome non è un codice segreto di pura fantasia, bensì illustra quante siano le unità che secondo il metodo si devono scommettere in una sequenza di quattro puntate: quindi prima 1, poi 3, poi 2 ed infine 6 unità. Ogni volta che si perderà una mano, si inizierà con la sequenza da capo, allo stesso modo e quindi si punteranno prima 1, poi 3, poi 2 e, alla fine, 6 unità. Per unità non si intende necessariamente un euro, la scelta del valore di riferimento da usare per la strategia infatti spetta al giocatore, l'unica prescrizione riguarda il fatto che bisogna usare sempre lo stesso tipo di unità, per cui se al primo giro si puntano 50 centesimi, nel secondo si punterà 1.50€ (vale a dire tre unità da 50 centesimi), nel terzo un euro (due unità da 50 centesimi) e tre euro nel quarto giro (cioè 6 unità da 50 centesimi). Nella scelta bisogna considerare anche i limiti di puntata del tavolo e l'esempio proposto serve solo a chiarire le modalità d'applicazione del metodo 1326, per cui è possibile scegliere anche una puntata più bassa e il metodo sarà comunque corretto, purché rimanga sempre inalterata nel corso delle quattro mani.
Al tavolo di baccarat un giocatore inizia ad applicare la strategia ‘ 1 3 2 6’ nel seguente modo: si punta una unità sulla prima mano; se vince, la vincita viene pagata 1 a 1 e quindi dopo una mano si avranno 2 unità. Il metodo prevede che se ne aggiunga una terza e si punti per la seconda mano; vincendo, si avranno 6 unità. Adesso, secondo il metodo 1326 bisognerà mettere da parte quattro di queste unità e puntare nella terza mano 2 unità; vincendo per la terza volta, si avranno 4 unità a disposizione. Per continuare con la strategia 1 3 2 6 si deve aggiungere ancora 2 unità alle ultime 4 unità vinte e puntare la loro somma, cioè 6 unità sulla quarta mano; se la puntata si dimostra vincente si avranno 12 unità, ma bisognerà calcolare però anche la commissione dovuta al casinò online, del 5%. Secondo questa metodologia, ogni volta che si perde una mano, bisogna iniziare da capo, cioè a puntare una sola unità, per continuare con 3, 2 e 6 di esse.
La strategia 1 3 2 6, come si è potuto notare, è sostanzialmente un metodo di puntata, un sistema che suggerisce al giocatore un modo con cui articolare le scommesse, ma ovviamente in quanto tale non ha alcun effetto sulla riuscita della partita, perché questo aspetto è, in parte o del tutto a seconda della variante di Baccarat a cui si gioca, dipendente dal caso.