La storia del baccarat
Il viaggio del Baccarat per arrivare fino ad Internet è stato molto lungo e interessante e soprattutto di durata davvero eccezionale. Qualcuno dice che sarebbe il primo gioco di carte giocato su un tavolo e sembra che ai suoi inizi venisse giocato con un mazzo di tarocchi, almeno in una delle sue primordiali versioni. Le ipotesi sulla sua nascita sono davvero molte: alcuni affermano che probabilmente derivi da un vecchio rituale etrusco, durante il quale si faceva uso di un dado con 9 facce e di una vergine bionda che, a seconda del risultato del tiro dei dadi, veniva uccisa oppure risparmiata. Per fortuna questa pratica così cruenta non è più in voga e oggi il baccarat è solo un gioco d'azzardo dove comunque bisogna sempre fare molta attenzione.
Il fatto certo è che il Baccarat si è fatto strada prima in tutta Europa, per poi partire per suo giro del mondo. Inizialmente era un gioco praticato presso le corti nobiliari francesi, tedesche, italiane e inglese, ma col passare del tempo ha raggiunto anche le case da gioco dell'America e in particolare quelle di Atlantic City e di Las Vegas.
Come spesso capita per molti giochi d'azzardo, manifestazioni di paternità arrivano da ogni parte del mondo e di certo non poteva mancare il nostro paese: secondo alcune ricostruzioni, infatti, il baccarat sembra avere origini italiane! Tuttavia, non si sa con precisione chi lo abbia inventato: c'è chi cita un certo Felix Falguerein, nel quindicesimo secolo, c'è chi rilancia la teoria del vecchio rituale etrusco di cui si è parlato prima, oppure un usuraio italiano, Lino Bussoli, un personaggio molto colorito, che aveva semplicemente bisogno di soldi e che era molto bravo nell'ingegnarsi per inventare sempre qualcosa di nuovo che gli consentisse di sbarcare il lunario.
Dal nostro paese il Baccarà sarebbe arrivato poi in Francia, dove viene subito apprezzato dai nobili francesi: è a questo punto che nacque una famosa versione del Baccarà: ‘lo Chemin de Fer’ o ‘il percorso di ferro’, ‘la ferrovia’, ‘ Banque’. Ovviamente, ogni variante di Baccarat ha le sue particolarità: durante ‘ lo Chemin de Fer’, i giocatori si sfidano tra di loro e a turno ricoprono il ruolo del banchiere, facendo comunque guadagnare il casinò che trattiene una percentuale su ogni piatto assegnato. In Inghilterra il Baccarà diventa ‘ Shemmy’ o il Baccarat Europeo, durante il quale le carte vengono date da un banchiere pagato dal casinò e non più da un giocatore che tiene il banco. Ma questa non è la fine del viaggio di questo gioco da casinò, perché le sue prossime tappe furono gli Stati Uniti, Cuba, Argentina e ancora una volta, l’America.
Agli esordi, negli Stati Uniti il Baccarà non registra molto successo, a differenza di quanto è avvenuto più a sud, a Cuba e in Argentina principalmente, dove in prevalenza si gioca la versione denominata ‘Punto Banco’. Al gioco del ‘Punto Banco’, il banco è gestito dalla casa, a differenza dallo Chemin de Fer e dal Baccarà Europeo e il gioco è ancor più semplice del Baccarat tradizionale, in quanto il giocatore potrà prendere decisioni sono nella fase in cui potrà decidere l'importo da scommettere, mentre in tutte le altre fasi il gioco procede in maniera automatica, in funzione delle carte distribuite. Queste caratteristiche fanno del Punto Banco un gioco dove conta solo la fortuna.
Dal Punto Banco al Baccarà Americano, passa molto poco: esso fu inventato da Tommy Renzoni, il proprietario di un casinò terrestre di Las Vegas. E' a lui che gli americani devono la ricomparsa del gioco di Baccarà nel loro paese e dei casinò tradizionali del Nevada.
L'ultima fase evolutiva del Baccarat, almeno per il momento, è quella Baccarat live online, ovvero una particolare versione che, grazie alle moderne tecnologie di diretta TV in streaming, permette ai giocatori di seguire un tavolo di Baccarat terrestre direttamente nel software di gioco e di poter interagire con il tavolo tramite un pc o un dispositivo mobile.