aams aams mobile

Punto Banco, un gioco del baccarat

Il Baccarà Punto Banco sarebbe la variante sviluppata in Cuba del classico baccarà, nato ain Macao e poi giunto in Europa e quindi anche in Italia nel XV secolo, per poi diffondersi in tutto il mondo: in Francia, in Inghilterra, negli Stati Uniti, in Argentina, in Cina e in altri paesi asiatici e, ovviamente, anche in Cuba, dove ha cambiato volto ed è diventato, grazie a qualche modifica, il Punto Banco. Si tratta di un gioco di carte dal regolamento non particolarmente complicato ma che richiede un po' di attenzione ad alcuni particolari. Il gioco è molto vicino ad altre varianti americane del Baccarà.


Le opzioni di scommessa che il Punto Banco mette a disposizione del giocatore sono tre: si può puntare sul giocatore, sul banco oppure sulla parità. A differenza dello Chemin de Fer, variante di Baccarat sviluppata in Francia, il banchiere viene assegnato dal casinò e non può essere uno dei giocatori. Inoltre, l'aspetto che più di ogni altra cosa caratterizza il Punto Banco è il fatto che i giocatori non hanno la possibilità di prendere nessuna decisione, come invece accade nel gioco dello Chemin de Fer, cioè quella di restare oppure di chiamare le carte dopo aver consultato le prime due carte ricevute. I giocatori di Punto Banco possono solo decidere su chi puntare e la somma che vogliono puntare, perché tutte le fasi del gioco sono rigidamente stabilite dal regolamento e in base al punteggio è già previsto cosa bisogna fare.

 

Molto importante anche per il Punto Banco è il valore delle carte da gioco: i 10 e le figure valgono 0, l’ asso vale 1, mentre le carte da 2 a 9 mantengono il loro valore. Lo scopo del gioco è lo stesso dello Chemin de Fer, cioè realizzare un punteggio il più possibile vicino a 9;  un otto è già un punto che garantisce una certa tranquillità, ma ovviamente il massimo è rappresentato da un punteggio di 9. Sia il banchiere che tutti i giocatori al tavolo ricevono due carte. Se la somma dei punti delle carte fosse superiore a 9, non succederà come nel BlackJack, dove il giocatore perde automaticamente la mano, bensì verrà considerato il suo punteggio, dal quale però saranno eliminate le decine (ad es. 7+8 = 15 > Punteggio valido 5) 
Il banchiere ha delle regole precise, non come nello Chemin de Fer, dov’è chiamato a decidere da solo in certe situazioni, facendo uso delle sue abilità di gioco. Il giocatore di Punto Banco è obbligato a fermarsi con un naturale 8 o 9, con un punteggio di 6 o 7 deve per forza fermarsi, mentre con un valore di punti da 0 a 5 può ancora chiamare la terza ed ultima carta, con la speranza di arrivare più vicino possibile a 9.

 

Ovviamente si vince con un 9 o con un 8; se vince il banchiere oppure il giocatore la giocata viene pagata 1 a 1, mentre per un pareggio 8 a 1. Un naturale 8 perde davanti a un naturale 9. Come sempre, il casinò prende la sua commissione del 5% delle vincite del giocatore oppure il 14%, per una vincita con una giocata sul pareggio. Come spesso sottolineiamo e continueremo a farlo nelle nostre guide, occorre evitare di pensare che giocare sul pareggio sia una strategia vincente. Sul lungo termine, essendo questa giocata gravata di una tassa di ben il 14%, si finisce solo col perdere denaro. Puntare sul pareggio ha senso solo se lo si fa occasionalmente o, al massimo, quando la sua uscita non si verifica ormai da parecchie mani, anche se in fin dei conti neanche questo rappresenta un criterio molto attendibile.

 

I puristi per la verità non amano molto questo gioco, perché il ruolo del giocatore è contraddistinto da una generale passività in quanto deve limitarsi solo a scegliere la mano su cui puntare e l'importo da scommettere e, eventualmente, a ritirare le vincite. Tutto il resto del gioco procede in modo praticamente automatico, quindi non c'è alcuno spazio per le capacità individuali. Vincere o perdere al Punto Banco sarà sempre e solo una questione di fortuna o di sfortuna, quindi, ma mai una questione di bravura del giocatore.